COSTITUITA LA FONDAZIONE "AVELLA CITTA' D'ARTE"
Un grande patrimonio di risorse come quello ereditato richiede un approccio nuovo di gestione, una visione strategica integrata di sviluppo territoriale che l’Amministrazione ha voluto declinare nella seguente missione istituzionale: “realizzare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale”. Solo un approccio di tipo organico e strategico, che sappia partire dalle singole realizzazioni o progetti, per innescare processi continui e duraturi di creazione di valore, e la realizzazione di forme di gestione efficaci, di matrice manageriale, permetteranno di rendere strutturale l’innovazione, e aprire la strada allo sviluppo economico e sociale del territorio locale.
Con questa premessa programmatica, nella seduta di Consiglio Comunale del 31 maggio dell’anno 2012, è nata ad Avella la “FONDAZIONE AVELLA CITTA’ D’ARTE”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Il nuovo Organismo nasce con lo schema giuridico della FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE. Tale innovativa formulazione rappresenta l'evoluzione più recente delle Fondazioni di stampo codicistico e permette di "aprire" al contributo e alla partecipazione istituzionale delle forze sociali più vive e proattive della Comunità locale, del contesto istituzionale e imprenditoriale.
Dal sito del Comune di Avella, pubblicato in data 02-06-2012.
Appena disponibili saranno pubblicati lo Statuto della Fondazione, l’atto costitutivo, e la Convenzione per l’affidamento dei servizi culturali e turistici, nonché per la concessione in uso di beni mobili e immobili del patrimonio comunale.
Intanto ecco uno stralcio dello Statuto.
Un grande patrimonio di risorse come quello ereditato richiede un approccio nuovo di gestione, una visione strategica integrata di sviluppo territoriale che l’Amministrazione ha voluto declinare nella seguente missione istituzionale: “realizzare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale”. Solo un approccio di tipo organico e strategico, che sappia partire dalle singole realizzazioni o progetti, per innescare processi continui e duraturi di creazione di valore, e la realizzazione di forme di gestione efficaci, di matrice manageriale, permetteranno di rendere strutturale l’innovazione, e aprire la strada allo sviluppo economico e sociale del territorio locale.
Con questa premessa programmatica, nella seduta di Consiglio Comunale del 31 maggio dell’anno 2012, è nata ad Avella la “FONDAZIONE AVELLA CITTA’ D’ARTE”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Il nuovo Organismo nasce con lo schema giuridico della FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE. Tale innovativa formulazione rappresenta l'evoluzione più recente delle Fondazioni di stampo codicistico e permette di "aprire" al contributo e alla partecipazione istituzionale delle forze sociali più vive e proattive della Comunità locale, del contesto istituzionale e imprenditoriale.
Dal sito del Comune di Avella, pubblicato in data 02-06-2012.
Appena disponibili saranno pubblicati lo Statuto della Fondazione, l’atto costitutivo, e la Convenzione per l’affidamento dei servizi culturali e turistici, nonché per la concessione in uso di beni mobili e immobili del patrimonio comunale.
Intanto ecco uno stralcio dello Statuto.
IL MUSEO NEGATO
Museo virtuale di Avella. Spazio in fase di costruzione.
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- Augusto, Roma celebra il bimillenario della sua morte |
Il museo del mondo
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IL MUSEO DEL MONDO
Tutti i musei in cui sono stata, le gallerie, le esposizioni, le chiese, le cripte, i gabinetti di disegni e stampe, i siti archeologici, le caverne, le regge, le rovine, mi hanno lasciato qualcosa. A volte un ricordo molto concreto. Per molto tempo, ho scattato la foto oppure comprato la cartolina dell' opera che aveva dato un senso alla penosa fila in strada magari sotto la pioggia, alla fatica di aver attraversato cento stanze di un museo sterminato, al viaggio stesso che mi aveva condotto, che so, ad Algeri, a Teheran, a Washington, alla Chaise-Dieu... Con gli anni, quel mucchio disordinato - eppure non casuale - è diventato alto come una colonna. Poi è franato, e ha cominciato a vagare per la mia casa, di scatola in scatola, tracimando sul pavimento. Ogni tanto lo frugo alla ricerca di un' immagine.
Tutti i musei in cui sono stata, le gallerie, le esposizioni, le chiese, le cripte, i gabinetti di disegni e stampe, i siti archeologici, le caverne, le regge, le rovine, mi hanno lasciato qualcosa. A volte un ricordo molto concreto. Per molto tempo, ho scattato la foto oppure comprato la cartolina dell' opera che aveva dato un senso alla penosa fila in strada magari sotto la pioggia, alla fatica di aver attraversato cento stanze di un museo sterminato, al viaggio stesso che mi aveva condotto, che so, ad Algeri, a Teheran, a Washington, alla Chaise-Dieu... Con gli anni, quel mucchio disordinato - eppure non casuale - è diventato alto come una colonna. Poi è franato, e ha cominciato a vagare per la mia casa, di scatola in scatola, tracimando sul pavimento. Ogni tanto lo frugo alla ricerca di un' immagine.
Per iscrizione, comunicazione o allegati inviare alI'indirizzo e-mail: [email protected]
Informativa ai sensi della Legge 62/2001.
Questo sito viene aggiornato senza fissa periodicità e soltanto quanto necessita segnalare notizie ai visitatori e pertanto non può essere coinsiderato un "periodico" e nemmeno un "prodotto editoriale" in quanto gratuito e non pubblicato in forma cartacea.
© StudioErreSodano di Armando Sodano
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