_CON LA PREMIAZIONE, PER MERITI ARTISTICI, DEI PARTECIPANTI ALL'EVENTO ESPOSITIVO, SI E' CHIUSA LA RASSEGNA D'ARTE "ABELLARTE 2011"
_Avella, 20-11-2011. Con un insolito, ma fruttuoso gemellaggio artistico, i Sindaci di Avella e di Sperone, rispettivamente l'avv. Domenico Biancardi e l'avv. Marco Santo Alaia,
hanno premiato con una pergamena, prodotta proprio per l'occasione,
attestante il merito artistico e le qualità espresse dagli artisti
partecipanti all'importante evento nel Palazzo Baronale di Avella, sede
del prossimo "museo avellano". Qualità e meriti che il noto e
importante cristico d'arte, prof. Angelo Calabrese, ha ben stigmatizzanto nel suo intervento introduttivo e di presentazione della mostra.
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Paesaggi avellani
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_Avella, antica città, prima osca, sannita e poi romana. Anticamente
famosa per il suo anfiteatro, sede di cruenti combattimenti gladiatori.
Visitata da Virgilio e citata nella sua opera, per la bellezza del suo
paesaggio, irrigata dal fiume Clanio, fu meta di nobili romani, che la
scelsero come sito per la costruzione delle loro ville. Attualmente la
collina con il suo Castello medievale, e le imponenti mura di cinta,
domina tutto l'agro nolano. Proprio con la vicina Nola fu anticamente in
competizione e spesso in guerra. Infatti, nelle guerre di espansione,
si alleò con Roma contro di essa.
Caratteristico il suo paesaggio, ricco di agave, ginestre e cardi, che soprattutto nel periodo primavera/estate gli conferiscono una bellezza unica ed inimitabile, che ho cercato di cogliere nei miei lavori. Armando Sodano - www.armandosodano.it |
Sperone, luoghi della memoria.
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"I luoghi della memoria, tasselli di un mosaico che altrimenti va in frantumi."
Ricostruzione attraverso ricordi personali e racconti dei pochi anziani residenti, del centro storico di Sperone, piccolo centro in provincia di Avellino, che ha subito profonde trasformazioni, a partire dagli eventi sismici del 1980-'81, per finire al naturale ricambio generazionale della popolazione occupante - in minima parte -- e all'abbandono o all'occupazione da parte di immigrati. Il progetto intende preservare, se non altro, attraverso raffigurazioni pittoriche, insieme all'aspetto fisico del vecchio abitato, la vita vissuta dalla comunità contadina ed artigiana che una volta lo popolava e lo rendeva vivo, prima che tutto si dissolva anche nei ricordi. |
I luoghi della memoria...
...il tonfo nel pozzo del secchio di latta... il racconto del vecchio che morde la pipa... l'eco di campana che conta le ore... il profumo di mosto che spinge dal torchio... il battere sordo sul cerchio di botte... lo strillo di gioco del bimbo che conta... le chiacchiere di donna sulla soglia di casa... il balcone addobbato dal geranio in fiore... il fuoco di fucina che scioglie lo stagno... la scintilla del rullo che affila la lama... il bastone che batte sui baccelli nell'aia... la pule che vola dal setaccio nel vento... la scala che sale nel letto di spoglie... la sporta che aspetta le ciliegie mature... il rullare di noci sul lastrico al sole... il lenzuolo di sposa forato dall'ago... la conca dell'acqua che sveglia al mattino... le biglie lucenti che imbuca il bambino... la palla di pezza che sul muro rimbalza... il sogno di donna nel mezzo del ballo... la brocca di vino che al sonno avvicina... ecc....ecc... Se vuoi anche tu aggiungere un tassello e partecipare così al progetto "I luoghi della memoria", lascia un messaggio con un tuo ricordo o invia una mail con una vecchia foto a: [email protected]. |