COSTITUITA LA FONDAZIONE "AVELLA CITTA' D'ARTE"
Un grande patrimonio di risorse come quello ereditato richiede un approccio nuovo di gestione, una visione strategica integrata di sviluppo territoriale che l’Amministrazione ha voluto declinare nella seguente missione istituzionale: “realizzare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale”. Solo un approccio di tipo organico e strategico, che sappia partire dalle singole realizzazioni o progetti, per innescare processi continui e duraturi di creazione di valore, e la realizzazione di forme di gestione efficaci, di matrice manageriale, permetteranno di rendere strutturale l’innovazione, e aprire la strada allo sviluppo economico e sociale del territorio locale.
Con questa premessa programmatica, nella seduta di Consiglio Comunale del 31 maggio dell’anno 2012, è nata ad Avella la “FONDAZIONE AVELLA CITTA’ D’ARTE”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Il nuovo Organismo nasce con lo schema giuridico della FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE. Tale innovativa formulazione rappresenta l'evoluzione più recente delle Fondazioni di stampo codicistico e permette di "aprire" al contributo e alla partecipazione istituzionale delle forze sociali più vive e proattive della Comunità locale, del contesto istituzionale e imprenditoriale.
Dal sito del Comune di Avella, pubblicato in data 02-06-2012.
Appena disponibili saranno pubblicati lo Statuto della Fondazione, l’atto costitutivo, e la Convenzione per l’affidamento dei servizi culturali e turistici, nonché per la concessione in uso di beni mobili e immobili del patrimonio comunale.
Intanto ecco uno stralcio dello Statuto.
Un grande patrimonio di risorse come quello ereditato richiede un approccio nuovo di gestione, una visione strategica integrata di sviluppo territoriale che l’Amministrazione ha voluto declinare nella seguente missione istituzionale: “realizzare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale”. Solo un approccio di tipo organico e strategico, che sappia partire dalle singole realizzazioni o progetti, per innescare processi continui e duraturi di creazione di valore, e la realizzazione di forme di gestione efficaci, di matrice manageriale, permetteranno di rendere strutturale l’innovazione, e aprire la strada allo sviluppo economico e sociale del territorio locale.
Con questa premessa programmatica, nella seduta di Consiglio Comunale del 31 maggio dell’anno 2012, è nata ad Avella la “FONDAZIONE AVELLA CITTA’ D’ARTE”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Il nuovo Organismo nasce con lo schema giuridico della FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE. Tale innovativa formulazione rappresenta l'evoluzione più recente delle Fondazioni di stampo codicistico e permette di "aprire" al contributo e alla partecipazione istituzionale delle forze sociali più vive e proattive della Comunità locale, del contesto istituzionale e imprenditoriale.
Dal sito del Comune di Avella, pubblicato in data 02-06-2012.
Appena disponibili saranno pubblicati lo Statuto della Fondazione, l’atto costitutivo, e la Convenzione per l’affidamento dei servizi culturali e turistici, nonché per la concessione in uso di beni mobili e immobili del patrimonio comunale.
Intanto ecco uno stralcio dello Statuto.
1. I membri della Fondazione sono:
a) Fondatore Unico – Comune di Avella, firmatario dell’atto costitutivo; b) Sostenitori: quegli Enti o soggetti, pubblici o privati, associazioni del terzo settore, che condividano i fini istituzionali della Fondazione e intendano contribuire, in modo congruo, alle spese di gestione o alla realizzazione del programma di attività della Fondazione, anche attraverso servizi professionali e attività di volontariato in genere. La congruità del contributo, finanziario e non finanziario, e la conseguente ammissione in qualità di Sostenitore della Fondazione, sono esaminate e deliberate dalla Giunta Comunale. Non possono essere prese in considerazione istanze che non dichiarino espressamente l’adesione alle finalità istituzionali della Fondazione e l’impegno a concorrere alla realizzazione del suo programma di attività. La qualifica di Sostenitore dura per tutto il periodo per il quale il contributo è stato regolarmente versato, o per il quale sarà prestata dal soggetto l’attività in favore della Fondazione. LA FONDAZIONE AVELLA CITTA' D'ARTE, opererà nel perseguimento degli scopi istituzionali sanciti nel documento statutario: 1. La Fondazione persegue, secondo gli indirizzi strategici e le linee di politica culturale assunte dal Fondatore, lo scopo di conservare, manutenere e valorizzare beni culturali, nonché valorizzare e gestire organismi, attività e servizi culturali e turistici. 2. La Fondazione realizza l’indirizzo strategico del Fondatore di strutturare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale del territorio. 3. Nell’ambito delle sue finalità la Fondazione persegue, anche in collaborazione con terzi: a) la migliore fruizione da parte del pubblico dei siti archeologici, dei beni e servizi culturali; b) l’organizzazione di mostre, nonché di studi, ricerche, iniziative scientifiche, attività produttive didattiche o divulgative, anche in collaborazione con il sistema scolastico ed universitario e con istituzioni culturali e di ricerca italiane e straniere; c) l’organizzazione di eventi e attività culturali, anche connessi a particolari aspetti dei beni, quali ad esempio, le operazioni di recupero e restauro; d) l’organizzazione di itinerari culturali, individuati mediante la connessione fra beni culturali e ambientali diversi, anche in collaborazione con gli enti e organi competenti per il turismo. 4. La Fondazione si propone, altresì, di individuare e supportare progetti e iniziative culturali di associazioni no-profit che presentino caratteristiche di affinità e coerenza con la missione istituzionale dichiarata. 5. La Fondazione può svolgere ogni altra attività ausiliaria, connessa, strumentale, affine, complementare, aggiuntiva o comunque utile o solo opportuna al perseguimento delle proprie finalità. A titolo esemplificativo e non esaustivo, la Fondazione può, pertanto: a) stipulare con enti pubblici o soggetti privati accordi o contratti di qualsiasi natura e durata utili o anche solo opportuni al perseguimento delle proprie finalità, quali, a titolo esemplificativo, l’acquisto di beni strumentali o servizi, l’assunzione di personale dipendente, l’accensione di mutui o finanziamenti; b) partecipare, anche in veste di fondatore, ad associazioni, fondazioni, comitati, e, più in generale, istituzioni pubbliche o private, comprese società di capitali, che perseguano finalità coerenti con le proprie; c) svolgere, in via accessoria e strumentale al perseguimento dei fini istituzionali, attività di commercializzazione, anche con riferimento al settore dell'editoria, nei limiti delle leggi vigenti, e degli audiovisivi in genere; d) svolgere ogni altra attività idonea ovvero di supporto al perseguimento delle finalità istituzionali. 6. L’attività della Fondazione si svolge sulla base del documento programmatico annuale di cui all’art. 17, nonché del documento programmatico - finanziario pluriennale di cui all’art. 18. 7. La Fondazione opera sul territorio della Regione Campania. |
Nominato il Direttivo con delibera di giunta. Sarà soltanto un organo consultivo e di assistenza del Direttore, di cui però non conosciamo ancora il nome e neanche quello del Presidente.
Ecco in elenco i nomimativi
AMATO MICHELE (Studente) CERBONE ANIELLO (Tributarista) CIANO ALBERTO (Operaio Metalmec) D'AVANZO GIOVANNI (Dirig. Azie.le) IANNICELLI DOMENICO (Insegnante) LARIZZA ANTONIO (Avvocato) MAIELLA ANTONIO (Avvocato) MAIELLA GIUSEPPE (Docente Univ.) MONTELLA ANDREANA (Insegnante) CHI E' INTERESSATO PUO' ESPRIMERE IL PROPIO PARERE O GIUDIZIO SULL'ARGOMENTO UTILIZZANDO IL MODULO SOTTOSTANTE.
N.B.: Sono presi in considerazioni solo commenti con
nome e/o alias e pertinenti al tema. COMMENTI PERVENUTI 1 Commento
Avella Città, d'Arte? Un dubbio mi sovviene! E' più di un anno che se ne parla, ma dai fatti non c'è riscontro. Non è mai citato un documento che lo attesti, nè si leggono da qualche parte i meriti. Chiedendo in giro nessuno sa niente di niente. D'altra parte, opere di pregio artistico non se ne vedono, nè in luoghi privati e men che meno negli edifici pubblici. Niente di artistico è stato fatto e niente è stato programmato per il futuro. C'è soltanto un proliferare di siti web e account facebook che ne fanno riferimento fregiandosi del titolo, i cui contenuti tutto riguardano tranne che di arte avellana. E' nata anche una fondazione, con tanto di direttore e direttivo, i cui componenti con l'arte, come è a tutti noto, non hanno niente da spartire. Forse è tutto un bluff? Un dubbio mi sovviene!
Giottino d'Avella detto Sastiano. |
Presentato il libro "La morte negli occhi" di Marco Esposito, ambientato in Avella.
Cerimonia presieduta da Domenico Biancardi, sindaco di Avella, con la partecipazione di Espedito De Martino e Ago Rimauro. Avella, Palazzo Baronale, Sala Consiliare 22-04-2012.
Cerimonia presieduta da Domenico Biancardi, sindaco di Avella, con la partecipazione di Espedito De Martino e Ago Rimauro. Avella, Palazzo Baronale, Sala Consiliare 22-04-2012.
La "Morte negli occhi" è il titolo, mentre è con l'emozione negli occhi, questa volta, che l'autore, Marco Esposito, si presenta nell'aula consiliare di Avella per questa "prima" del suo primo libro.
Non poteva essere altrimenti, perché Avella è il luogo dove è nata sua madre, dove suo nonno ha vissuto una vita alquanto rocambolesca e dove si intrecciano i ricordi della sua infanzia, come lui stesso ha raccontato nel suo intervento di presentazione. E' per questa ragione che gli eventi del libro si svolgono in Avella e i personaggi, inventati, si radicano in un territorio che lui conosce molto bene e che ama tanto. Senza i suoi ricordi avellani, non avebbe potuto realizzare il sogno, inseguito da anni, di trasformare quel blocco di pagine bianche e vuote, che da anni sfogliava nella mente, in un libro vero, fatto di pagine colme di storie ed emozioni. "Devo ringraziare Avella e gli avellani - ha detto - che mi hanno accolto con tanto entusismo, in modo particolare il sindaco Biancardi, che fin dal primo incontro mi ha spronato ed incoraggiato in questa mia idea". "Nella mia mente i personaggi si agitano e si rincorrono ancora. Spero di farli rivivere ancora in questa terra bella e suggestiva". Le sue parole di chiusura lasciano, quindi, intravedere tante nuove pagine bianche che si riempiranno di altrettante storie emozionanti. E' anche con questo augurio, che non vuole essere soltanto una speranza, che il sindaco Biancardi ha voluto presentare nella sua Avella questo libro, prospettando per essa un concreto supporto scenografico per eventi culturali ed artistici, che possano evidenziarne le sue bellezze paesaggistiche e raccontarne la sua storia antica, non inventata ma ben documentata da un patrimonio archeologico di rilievo. Proprio per questo sta per nascere la fondazione "Avella Città d'Arte" che dovrà dare spinta ed essere di supporto a tutte quelle associazioni locali che hanno come finalità la valorizzazione di Avella, del suo patrimonio storico-culturale e delle sue risorse umane. "La politica da sola non può tutto! - Ha puntualizzato Biancardi - Ha bisogno di chi, lavorando concretamente, mette in essere ciò che essa progetta". Ovviamente occorrono anche risorse economiche, perché "non si può pretendere o immaginare che il volontariato, da solo, possa sopperirvi o andare avanti senza che ci siano quelle disponibilità economiche necessarie per organizzare eventi e manifestazioni". Così la sua amministrazione si è attivata affinchè ci siano delle disponibilità economiche a disposizioni, recuperandone parte dal bilancio comunale per rinuncia degli amministratori alle indennità e parte dalla destinazione del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi dei contribuenti. Secondo le sue previsioni, la fondazione potrà disporre così di circa 60.000 euro in sei anni. Un augurale brindisi finale, con assoggio di dolcetti, è stata la conclusione della cerimonia, con la distribuzione di alcune copie del libro autografate dall'autore, al quale il pubblico ha riservato una calorosa accoglienza. ARS |
GLI INTERVENTI
Espedito De Martino. Musicista di professione e amministratore del Comune di Scafati, per più di vent'anni acompagnatore di Roberto Murolo di cui ha interpretato e suonato anche una canzone nel corso della cerimonia, nel suo intervento ha detto che conosceva Marco come cronista, esperto editorialista, apprezzandone le sue qualità umane e il suo impegno nel sociale. In questo libro ne ha potuto apprezzare anche le sue qualità di scrittore. Nel suo libro ha ritrovato i suoi riferimenti ideali, l'attacamento ai valori della famiglia, il suo senso di giustizia e legalità, la sua fede. Un giallo, questo libro, ma arricchito da tanti valori in più.
Ago Rimauro. Animatore e Speaker Radiofonico. Ironico, come lo richiede la sua professione di artista, non è si è sottratto alla sua responsabilità di presentare il primo libro del suo amico Marco, definendolo avvincente, coinvolgente e commovente. Spera che diventi la sceneggiatura di un film d'azione fantastico. |
L'universo "intimo" di Vermeer. Ragazze, interni domestici e stradine. Dal 27 settembre al 20 gennaio 2013, Scuderie del Quirinale.
Alle Scuderie del Quirinale di Roma apre l'attesa mostra sul pittore olandese, icona della storia dell'arte, reso famoso anche da romanzi e film. Protagonisti, otto capolavori abbinati a 50 opere di artisti suoi contemporanei. Leggi altro.
Di LAURA LARCAN (Repubblica.it) Notizie utili - "Vermeer. Il secolo d'oro dell'arte olandese", dal 27 settembre al 20 gennaio 2013, Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio, Roma Orari: da domenica a giovedì 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 Ingresso: intero €12, ridotto €9,50 Informazioni: 0639967500 Catalogo: Skira. (26 settembre 2012) |
PICCOLI ARTISTI IN VETRINA - UNA CARTOLINA PER AVELLA
AVELLA VISTA E RACCONTATA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI BAMBINI.
Raccolta di disegni realizzati dagli alunni della Scuola Elementare San Vicenzo Pallotti sotto la guida di Armando Sodano.
AVELLA VISTA E RACCONTATA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI BAMBINI.
Raccolta di disegni realizzati dagli alunni della Scuola Elementare San Vicenzo Pallotti sotto la guida di Armando Sodano.
IL RECORD DI MUNCH. VENDUTA PER 120 MILIONI DI DOLLARI UNA DELLE 4 VERSIONI DE "L'URLO"
ACQUERELLO DI CEZANNE VENDUTO PER 19 MILIONI DI DOLLARI
CONCORSO "ALLA RISCOPERTA DEL PRESEPE". ASSEGNATI I PREMI AL "PRESEPE PIU' BELLO" E AL "PRESEPE PIU' ORIGINALE".
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La Pro Loco Abella, nel suo programma d’iniziative per l'individuazione,
la valorizzazione delle tradizioni e delle potenzialità artistiche-espressive
della popolazione locale, ha inteso promuovere l'iniziativa per dare spazio e merito
a chi ogni anno, con passione, dedizione e impegno, porta avanti la tradizionale
realizzazione del "presepe in casa". Una iniziativa questa, quella
del concorso, che andando oltre alla gratificazione e al riconoscimento del
merito per coloro, che già si cimentano in quest' "arte", vuole
essere anche di stimolo per tanti altri ancora, soprattutto per le nuove
generazioni, affinché la bella tradizione del "presepio fatto in casa"
si riconfermi sempre più nel nostro territorio, non solo per i suoi
"stimoli artistici" ma anche per il messaggio di "valori umani e
grande spiritualità" che porta in sé. Proprio per questo, visto anche il
successo dell'iniziativa e l'entusiasmo dei partecipanti, già è stata
confermata e quindi annunciata, dal Presidente Pietro Luciano, la prossima
edizione 2012. La cerimonia di premiazione, avvenuta nella Sala Consiliare del
Palazzo Baronale, svoltasi dopo la presentazione di un bel filmato, montato dal
giovane Salvatore Napolitano su tradizionali musiche natalizie con tutte le
foto dei presepi partecipanti al concorso, è stata semplice, ma bella per l'entusiasmo
dei promotori e soprattutto dei partecipanti, unici veri protagonisti, insieme
ai convenuti, in una Sala Consiliare "svuotata" - e meno male! - della presenza
"pomposa e futile" del protagonismo politico locale, così presente
quando si tratta di ossequiare "sconosciuti forestieri", tanto
assente quando si tratta di valorizzare "conosciuti paesani". (Purtroppo
anche il "provincialismo della classe politica nostrana" fa parte
della tradizione, non certo da valorizzare ma da sopportare!).
Avella, Palazzo Baronale sala del Consiglio, 06-01-2012
ESITO POSITIVIO PèER IL CONCORSO "ALLA SCOPERTA DEL PRESEPE" INDETTO DALLA PRO LOCO ABELLA CON LA COLLABORAZIONE DEL GRUPPO ARCHEOLOGICO AVELLANO. Ecco come si è espressa la Giuria del Concorso.
Tutti i singoli presepi visionati avrebbero potuto vincere un premio, proprio per quelle peculiarità che li hanno contraddistinti e che ne fanno di ognuno un' "opera originale". Prima di tutto quella della "singola storia umana", raccontata dall'auore con la semplicità del gesto e la poverta dei materiali utilizati, che si va ad intrecciare nella complessità dell'evento sacro raccontato. Abbiamo, però, dovuto assegnare il primo premio per la "bellezza" a Mariangelo Montanile di Avella, per la dovizia dei particolari costruttivi e degli effetti scenografici, di luce e suoni, che raccontano l'Evento della natività attraverso i principali edifici storici di Avella con il suo caratteristico paesaggio, dominato dal Castello medievale. L'altro primo premio lo abbiamo assegnato con convinzione a Stago Enrico di Baiano, per aver saputo raccontare il messaggio dell' "Evento che accade e si ripete" utilizzando l'occasione data dalla tradizionale e folcloristica festa del maio dei baianesi che, nel contempo, festeggiano anche la ricorrenza del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Come dire un premio che racconta l'evento nell' Evento degli eventi. |
LA PREMIAZIONE CON TARGHE ED ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE E MERITO
A Mariangela Montanile di Avella è andato il primo premio per il "Presepe più bello".
Mentre a Enrico Stago di Baiano è sta assegnato il primo premio per il "Presepe più originale".
A tutti i partecipanti è stato assegnato un attestato di merito e un DVD con un filmato che raccoglie tutti i presepi partecipanti al concorso.
Elenco dei partecipanti: Associazione Combattenti di Sperone, Associazione Pro Sperone, Biancardi Carmine, D’Avanzo Raffaele, D’Avanzo Sebastiano, D’Avella Giuseppe, Florio Dino, Ibello Lorenzo, Ibello Virginia, Molaro Ciro, Montanile Mariangela, Murgia Angela, Napolitano Angelamaria, Napolitano Amelia, Napolitano Mariano, Stago Enrico, Vittoria Lucia. Le due targhe per i premiati sono state fornite dalla Fismic. |
Avella, Palazzo Baronale 27-12-2011.
GRAN GALA' ORGANIZZATO DALLA PRO-LOCO ABELLA PER GENNARO D'AVANZO. OSPITE D'ONORE NICOLA CANONICO.
GRAN GALA' ORGANIZZATO DALLA PRO-LOCO ABELLA PER GENNARO D'AVANZO. OSPITE D'ONORE NICOLA CANONICO.
GENNARO D'AVANZO PREMIATO A MILANO E AVELLA
Nativo di Avella, 58 anni, artista e direttore del Teatro San Babila di Milano, ha ricevuto la Medaglia d'Oro Ambrogino d'Oro 2011 dal Sindaco di Milano, nella solenne cerimonia di Sant'Ambrogio, svoltasi nel Teatro Dal Verme il giorno 7 Dicembre 2011. Carmine Abagnale, consigliere comunale della stessa città, ne aveva motivato la candidatura: "Nella sua carriera D'Avanzo ha saputo coniugare la sua verve partenopea con la precisione milanese". La Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano ha accolto la candidatura ed ha deciso di insignirlo dell'Ambrogino d'Oro, per i meriti apportati alla città di Milano a livello culturale, quale Direttore del Teatro San Babila, e a livello sociale per le opere svolte a favore di varie fondazioni benefiche. ll sindaco di Avella, Domenico Biancardi, nell’occasione, ha inviato al sindaco di Milano, Pisapia, per congratularsi, tramite di Lui, con il D’Avanzo, invitandolo a venire ad Avella, che di recente è stata insignita del titolo di “Città d’Arte, per festeggiare con i suoi concittadini l’onorificenza conseguita. La Pro Loco Abella, coadiuvata nell’occasione dalla Pro Loco Clanis, dalla collaborazione dell’Associazione “Mela” e dal supporto dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato un “Gran galà” di quelli che la Pro confezionava negli anni ’60, sempre ovviamente nelle sale che ospiteranno il Museo Archeologico e, quindi, con il sottotitolo “… Aspettando il Museo”, come ha sottolineato in apertura il presidente dell’associazione Pietro Luciano.
Ha fatto da cornice alla manifestazione una sfilata di moda dell'Atelier Gina Conte, che ha presentato una collezione di abiti da cerimonia e da sposa. Ospite d'onore della serata, è stato l'attore Nicola Canonico, che per l'occasione ha recitato una poesia sul Natale coinvolgendo ed emozionando il pubblico, che aveva riempito tutte le sale del Palazzo. Dopo la proiezione di una serie di immagini su Avella storica di Foto Click e la proiezione di un video di Rino Conte su di lui, Gennaro D'Avanzo è stato premiato con il trofeo "Avella Città d'Arte" dal presidente della Pro Loco Abella Pietro Luciano, mentre il Sindaco annunciava l'avvio della procedura per insignire l'illustre ospite, venuto appositamente da Milano, della "Cittadinanza Onoraria". Sia a Gennaro D'Avanzo che a Nicola Canonico, sono state consegnate in dono una cartella con delle tavole riproducenti alcuni "Paesaggi avellani" dell'artista Armando Sodano, offerta dall'Amministrazione Comunale presente, oltre che con il Sindaco, con gli assessori Fabio Conte, Giuseppe Canonico, Luigi D'Avanzo e il Consigliere Agostino Vitale. La serata, è stata allietata dal piano bar del “Duo Fantasy” e sponsorizzata dalla gelateria-caffetteria "Il Pasquino” e da “Villa Palma appartamenti per soggiorno”. |
Gran Galà 2011NICOLA CANONICO OSPITE D'ONORE DELLA SERATA
L'attore Canonico ha recitato una poesia sul Natale. Ha dato poi appuntamento all'Ara Pacis a Roma dove è in programmazione una sua commedia.
L'ATELIER GINA CONTE PRESENTA UNA COLLEZIONE DI ABITI DA SPOSA E PER CERIMONIE
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"Abellarte" pe’ fa l’arte cchiù bella di Angelo Calabrese
Alla fine è sempre l’inconscio che, seppure in maniera bizzarra, fa emergere l’intenzione celata. L’ironia s’incontra con l’emergenza e allora nell’affioramento, nell’errore di scrittura, in cui induce la lingua napoletana, che così si vendica d’essere stata relegata nel basso rango del dialetto, Pan si ritrova a buon diritto divina energia che anima il Tutto eterno. Ammor’, è semp’ammore, e le Tarantelle restano nelle quali tutto finisce, ma anche qui bisogna fare attenzione. La tammorra che esalta ‘o ballo, non la danza, ma quel saltare, salio in latino vale sollevarsi da terra per quell’elevazione con cui si rende onore alla divinità, e pertanto anche al sentimento, sa distinguere il canto a figliola dalla fronna ‘e limone. L’amore ed il corteggiamento sono una cosa; la sfida che può anche culminare nelle vendetta minacciata, è tutt’altra faccenda. Che gioia se la Tarantella fosse stata di proposta rivendicativa di giustizia e riscatto per la magnifica terra di Avella, che al pellegrino appare tradita per le consuete ragioni che oggi fanno tremare di paura molte regioni d’Italia. La Natura non è crudele: vindicat sibi, ascrive a sé il diritto di ritrovarsi integra e rigenerata: avverrà, non so come, né quando, ma l’accadimento, se non c’è redenzione è ineludibile. Pan sarà avaro di pane,parlo di quello che sa di calore familiare e non delle farine povere di tutto fuorché di additivi, se non si rinnova l’ossequio alla Madre terra e ai suoi sacri doni concessi al lavoro paziente e sapiente. L’Amore non prometterà l’a-mors, la non morte, che è vera nell’eternità dei sentimenti, ma si banalizzerà nell’appagamento dei sensi che non hanno nulla a che vedere con il sensus-mentis, che coincide con la spiritualità di un’idea superiore. Intanto Abellarte fa bene a chiamarsi così, perché ‘a bell’arte consiste nell’uso creativo di quegli strumenti del pensiero che cercano il respiro dell’eternità. Abellarte comunque è partita con il piede che si usa all’inizio di ogni marcia. La città è bella, ma appare subito che , una società di individui non giova al bene collettivo. E’ certo che, se il Palazzo Baronale riuscirà finalmente ad ospitate l’auspicato Museo, Avella si arricchirà di un notevole polo attrattivo, ma dall’esperienza che mi deriva dai lunghi anni di mestiere, suggerisco di prevedere, con il contributo della cittadinanza di Avella, che il nobile Contenitore abbia il pregio aggiunto di configurarsi anche come Laboratorio in cui l’arte, nella più nobile delle sue finalità, vivifichi e verifichi le problematiche delle immagini, le teorie della visione, le logiche multiple che, nel nostro tempo, spaziano tra visibile e invisibile,incertezze e misteri,sacralità del presente che si raccordi all’arcaicità sul ponte della conoscenza. Il passato meglio si legge con gli occhi, e gli strumenti, del presente. Non nascondo di aver provato un po’ di nostalgia venendo a contatto con la selezione dei periodici e dei volumi tratti dalla Biblioteca Alvarez de Toledo. Traggo la mia libertà di pensiero dalla mie irrinunciabili radici contadine ed a maggior ragione, senza la benché minima invidia per i viaggiatori del bel mondo, ho provato nostalgia per le bellezze naturali degnamente ammirate nelle pagine abbuiate dal ‘fiori’ del tempo. Talvolta la realtà, poesia senza parole, ci dona l’algos e il nostos, il dolore del rimpianto e il viaggio a ritroso sulle ali della memoria, per cui ci sorprende la nostalgia. Nelle tre sezioni espositive del Laboratorio, della Rassegna di pittura, scultura e metallurgia, e dell’Arte in loco, ho apprezzato momenti di forte creatività liberata, e quindi meglio librata, da consapevoli percorsi di studi e formazione culturale. L’avventura, nell’estetica, est-etica; impegna a conquiste di dignità, cui non si perviene solo con il desiderio e la buona volontà. Com’è faticoso nelle arti estendere le ali tra il fantasma e la consistenza. Pur apprezzando tutti i contributi di pensieri trasferiti in immagini, lodo gli artisti creativi che vivono il loro tempo e fanno poesia, generando eventi. Amo quelli che fanno arte e quindi poesia, senza patirla e mi avvalgo del versi del geopoeta Kenneth White per chiarire a me stesso come la scienza, vera radice della poesia, ne motivi il sorgere e il divenire: ”Essendo la poesia, ciò che accade quando: un tumulto di sensazioni e fatti sostanziali sono passati attraverso il talamo il ventre del cervello e ascesi senza cortocircuiti su fin nella regione corticale da dove astratti ritornano di nuovo come parole sulla lingua”. Quelle parole, mai destinate a passare, quando sono ineffabili, si fanno visibili sul supporto eletto per comunicare in tattilità visiva. Ed è sempre poesia, fin dove, nell’universo, cuore e cervello pulsano all’unisono. A testimonianza della mia attenzione alle opere esposte, specie a quelle prescelte per II catalogo, mi è piaciuto accompagnare le immagini con un breve pensiero. Ad maiora. |
A 7 anni da Abellarte, manifestazione artistica organizzata dalla Pro Loco Abella e dal Comune di Avella nel 2004, dal 4 al 12 aprile, nel Palazzo Baronale, la Pro Loco Abella ed il Gruppo Archeologico Avellano “Amedeo Maiuri”, supportati dall’Amministrazione Comunale, guidata dall’avv. Domenico Biancardi, sull’entusiasmo trasmesso dai giovani organizzatori di “Pan. ammor e tarantella” (15 e 16 ottobre 2011) hanno organizzato dal 15 al 23 ottobre “Pan, ammr e tarantella … e Abellarte in attesa del Museo”, sempre nel Palazzo Baronale di Avella.
Due le motivazione della manifestazione artistico culturale, in parte già esplicitate nella titolazione dell’evento: in primo luogo “aiutare” l’entusiasmo dei giovani che hanno inteso promuovere Avella ed hanno riempito di “contenuti” il centro storico, collaborando con essi in parallelo con l’organizzazione di una manifestazione artistico-culturale, degna del luogo che l’ha ospitata: il Palazzo Baronale; in secondo luogo ”argomentare” di arte e cultura le sale del Palazzo Baronale che devono ospitare il tanto sospirato Museo Archeologico di Abella-Abella. L’evento non poteva cadere in un momento migliore: il riconoscimento da parte della Regione Campania, con decreto n° 392 del 12 settembre 2011, di “Città d’Arte” alla nostra cittadina. Il Presidente della Pro Loco Abella Pietro Luciano Angelo Calabrese. Giornalista, critico d'arte. Vive e opera a Napoli. E' ordinario di Letteratura Italiana negli istituti superiori e insegna Greco Filosofia e Storia dell'Arte a Napoli.
Ha all'attivo numerose pubblicazioni specialistiche, monografie saggi e repertori d'arte mercato. |
"Abellarte" mostra collettiva.
Fino al 20 Novembre 2011
Inaugurata dal sindaco Domenico Biancardi e presentata dal presidente
della Pro-Loco Abella Pietro Luciano, la mostra accoglie le opere degli
artisti Luigi Falco, Antonio D'Avanzo, Carmine Guerriero, Pasqualino De Maio, Ilaria Auriemma, Raffaele Avella,
Giuseppe Cacace, Gianfranco Coppola, Massimiliano Coppola, Domenico
D'Alessandro, Diana D'Ambrosio, Gabriella De Stefano, Marta Marotta, Giovanni Mascia, Nunzio
Meo, Luigi Scarano, Cristina Sodano, Francesco Sodano, Veronica Vecchione, Raffaele
Vitale, Carlo Giuseppe Zuozo e Armando Sodano che, insieme alle sue opere, ha curato una sezione dedicata a due giovani artisti emergenti, Gabriella De Stefano e Francesco Sodano.
Insieme alla rassegna d'arte, l'esposizione di libri antichi della biblioteca "Alvarez de Toledo" curata da Nicola Montanile e Elia Orciuoli. Inoltre, Maurizio Picariello presenta il suo libro "Prima che tutto accadesse" e parla d'amore accompagnandosi con la chitarra.
La mostra presentata dal Comune di Avella, Pro Loco Abella, Gruppo Archeologico Avellano A.Maiuri, patrocinata dalla Regione Campania, Provincia di Avellino, Comunità Montanana Partenio Baianese Vallo-Lauro, Unione Nazionale Pro Loco Italiane, è stata curata da Domenico Caruso, Pietro Luciano, Andrea Siniscalchi e Agostino Vitale.
Insieme alla rassegna d'arte, l'esposizione di libri antichi della biblioteca "Alvarez de Toledo" curata da Nicola Montanile e Elia Orciuoli. Inoltre, Maurizio Picariello presenta il suo libro "Prima che tutto accadesse" e parla d'amore accompagnandosi con la chitarra.
La mostra presentata dal Comune di Avella, Pro Loco Abella, Gruppo Archeologico Avellano A.Maiuri, patrocinata dalla Regione Campania, Provincia di Avellino, Comunità Montanana Partenio Baianese Vallo-Lauro, Unione Nazionale Pro Loco Italiane, è stata curata da Domenico Caruso, Pietro Luciano, Andrea Siniscalchi e Agostino Vitale.
L’Arte Contemporanea nelle Sale del Palazzo Baronale.
L’antico fiume Clanius di Abella accoglie nel suo alveus gli artisti del Gruppo Cultura ed Atto Creativo 5 dal 15 al 23 ottobre. La mostra d’arte contemporanea, del gruppo Cultura ed Atto Creativo è ospitata nelle sale del meraviglioso Palazzo Baronale Alvarez di Toledo (XV-XVII sec.). Il Comune di Avella, il Gruppo Archeologico Avellano "A. Maiuri" e la Pro Loco hanno voluto questa mostra d’arte non per fare una semplice esibizione, ma per offrire un momento di pensiero e di riflessione sull’attività culturale ed artistica odierna. Questa iniziativa è lodevole, per aver adottato ed applicato una “filosofia” tesa a superare i limiti di una proposta culturale solo locale, ma aperta a dimensioni più ampie e al territorio campano. Con l’evento avellano, si vuole offrire ai visitatori (e tra essi particolarmente ai giovani) un’esperienza visiva nuova e significativa, di un mondo, quello dell’arte contemporaneo, poco conosciuto che parla la lingua di tutti con il suo creator spiritus. Dopo un’attenta visione delle opere esposte in mostra, si nota nell’immediato l’uso di materiali, stili e linguaggi diversi. Sono esposte nella mostra opere di pittura, scultura, lamine in rame sbalzate e cesellate, installazioni, gioielli in argento. Gli artisti del movimento Cultura ed Atto Creativo non sono ancora legati da tematiche comuni, si muovono su basi ed esperienze diverse, influenzati da una molteplicità di fonti. Nelle loro opere vi sono poetiche cubo-futuriste o neo-dadaiste. Pitture gestuali ed informali. Installazioni realizzate con materiali poveri che richiamano l’arte povera o la civiltà del mondo contadino. Gioielli in argento smaltati a gran “ fuoco” con riferimenti simbolici di origine paleocristiana. Lamine in rame sbalzato e cesellato con patine arcaiche. Sculture minimaliste o strutture primarie con pietra di tufo. Pannelli in plexiglas, ferro e materiale vitreo. Tele con tagli che rimandano a Lucio Fontana. Visioni pittoriche ambigue e surreali. Forme pittoriche astratto-geometrico . Pitture in bianco e nero su materiale plastico. L’uso di legno o di ferro in alcune composizioni . Pitto-sculture materiche con incisioni di foglie naturali. Le tematiche sopraelencate sono le più ricorrenti nelle opere dei creativi, ma alcune di esse sono di difficile interpretazione. Di fronte ad un’opera moderna spesso l’osservatore tende a ridimensionare il suo messaggio concettuale. Lo spettatore entra inconsciamente nella sfera dell’inacessibilità. Solo la critica riesce quando vuole a non depistare il visitatore e a renderlo partecipe dell’atto creativo. La difficile lettura, non è un problema solo dell’opera contemporanea. Un esempio che conferma questa tesi, è il dipinto della fine del ‘ 400 il Trittico del Giardino delle Delizie (1480-1490) di Hieronymus Bosch, con i suoi simboli fantastici esplora l’alchimia e l’astrologia, ed anticipa i fantasmi dell’inconscio descritti nel Novecento dalla psicanalisi. Il Trittico del Prado rappresenta le paure di un “ inconscio collettivo”; una proliferazioni di simboli che in parte, ancor oggi, ci sono sconosciuti o sono di difficile lettura ed interpretazione. L’opera d’arte, in qualsiasi epoca storica, ha sempre avuto in sé qualcosa di magico, sacro e simbolico. L’artista come nel passato muove le trame della storia ed è un agitatore. Come ci ricorda Werner Hofmann nel suo libro I Fondamenti dell’arte moderna : Non si può insegnare l’arte, né si può insegnare a capirla. L’intenzione del movimento artistico è quella di comunicare un messaggio di tipo educativo-pedagogico ed estetico-sociale teso a sensibilizzare ed avvicinare all’arte il pubblico adulto, e soprattutto i giovani. Come capire l’arte e attraverso quale fertilità creativa si muove l’artista contemporaneo? L’artista spesso propone tematiche esplicitamente provocatorie, cerca freneticamente la sperimentazione o tende a scandalizzare. L’artista analizza e studia la società come un antropologo impegnato. Sente il peso della disperazione e della tensione sociale, per la mancanza del lavoro. Critica le scelte politiche-culturali. Pone una serie di riflessioni sulla distruzione e l’inquinamento dell’ambiente. Riscopre le genuine tradizioni della civiltà contadina. Esalta le libertà di espressioni, di parola e di stampa. Persegue la spiritualità e si immerge nella gestualità dell’atto creativo. Traccia segni calligrafici. Gioca con le ambiguità formali e stilistiche e con elementi onirici. Crea confini naturali e soprannaturali. Tende a rappresentare figure antropomorfe. Prende in esame le diverse culture religiose, ponendo l’accento sugli equilibri ed i contrasti. Studia i nuovi media multimediali, per innescare un circuito alternativo di comprensione e di coinvolgimento. Sconfina, agisce attraverso rappresentazioni simboliche o alchemiche. Esalta le rappresentazioni totemiche. Comunica concetti attraverso linguaggi contaminati, ibridi e meticci. Si riappropria dei quattro elementi: acqua, aria, terra e fuoco. Trasforma, distrugge, adopera materiali industriali e metalli non nobili. Utilizza la forza creativa della scrittura o della poesia, per accompagnare la propria opera. Tutto questo fa parte del modus operandi dell’artista creativo. Dopo questa breve premessa ci si può avvicinare alle opere esposte in mostra, con una prospettiva illuminata e senza pregiudizio estetico. Molti artisti presenti a Palazzo Baronale fanno parte del movimento Cultura ed Atto creativo, che con la mostra di Avella è la quinta volta che espongono insieme. Il gruppo è nato con la mostra nel settecentesco Palazzo Allocca di Saviano, sede della Pro Loco, in occasione della XIII Settimana della Cultura ( 09-17 Aprile 2011), con la partecipazione e la presenza del grande maestro napoletano Renato Barisani, scomparso da poco. Nello stesso anno il gruppo ha partecipato con ritmo incalzante e psicodinamico al ” SettembrARTE” promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale Meridies di Nola, con esposizioni alCastello Medievale di Avella, Convento di Sant’Angelo in Palco a Nola, Eremo dei Camaldolesi di Santa Maria degli Angeli. L’idea di promuovere l’arte contemporanea e tutte le arti, in collaborazione con le associazioni e le Pro Loco è un progetto culturale molto importante e significativo, che va sostenuto in futuro dalle politiche culturali dei territori. Nello spirito dei creativi i confini tra l’arte e le altre culture sono abbattuti. Essi lavorano in sinergia con il mondo della cultura filosofica, letteraria, poetica, musicale e religiosa. Gli artisti del gruppo Cultura ed Atto Creativo sono: Diana D’Ambrosio, Nunzio Meo, Marta Marotta, Giuseppe Cacace, Gianfranco Coppola, Carlo Alberto Zuozo, Massimiliano Coppola, Domenico D’Alessandro, Raffaele Vitale. In seguito, per l’evento avellano, si sono uniti al gruppo, nel segno di un’apertura e di una collaborazione artistica : Ilaria Auriemma, Cristina Sodano, Raffaele Avella (Raf), Giovanni Mascia, Veronica Vecchione, Luigi Scarano. La presenza di quest’ultimi artisti è fondamentale ed essenziale, per dare nuova linfa al nuovo movimento artistico e per unire le forze e richiamarci alle comuni radici. In questa occasione, ad Avella , hanno dato il loro fattivo contributo culturale alla buona riuscita della manifestazione artistica i locali: Antonio D’Avanzo, Carmine Guerriero (Guerca), Armando Sodano, Luigi Falco La mostra rimane fino a domenica 13 novembre. Massimiliano Coppola |
La mostra è rimasta aperta fino al 20 Novenbre 2011 dalle 16:00 alle 22:00 e di domenica anche di mattino dalle 10:00 alle 13:00. Ingresso libero Sono disponibile le locandine personalizzate con il nome degli artisti partecipanti e il catalogo dell'intera mostra. CON LA PREMIAZIONE, PER MERITI ARTISTICI, DEI PARTECIPANTI ALL'EVENTO ESPOSITIVO, SI E' CHIUSA LA RASSEGNA D'ARTE.
Con un insolito, ma fruttuoso gemellaggio artistico, i Sindaci di Avella e di Sperone, rispettivamente l'avv. Domenico Biancardi e l'avv. Marco Santo Alaia, hanno premiato con una pergamena, prodotta proprio per l'occasione, attestante il merito artistico e le qualità espresse dagli artisti partecipanti all'importante evento nel Palazzo Baronale di Avella, sede del prossimo "museo avellano". Qualità e meriti che il noto e importante cristico d'arte, prof. Angelo Calabrese, ha ben stigmatizzanto nel suo intervento introduttivo e di presentazione della mostra. |
BIBLIOTECA COMUNALE IGNAZIO D'ANNA
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Avella, antica città, prima osca, sannita e poi romana. Anticamente famosa per il suo anfiteatro, sede di cruenti combattimenti gladiatori. Visitata da Virgilio e citata nella sua opera, per la bellezza del suo paesaggio, irrigato dal fiume Clanio, fu meta di nobili romani, che la scelsero come sito per la costruzione delle loro ville.
Attualmente la collina con il suo Castello medievale, e le imponenti mura di cinta, domina tutto l'agro nolano. Proprio con la vicina Nola fu anticamente in competizione e spesso in guerra. Nelle guerre di espansione, si alleò, infatti con Roma, contro di essa. Caratteristico il suo paesaggio, ricco di agave, ginestre e cardi, che soprattutto nel periodo primavera/estate gli conferiscono una bellezza unica ed inimitabile, che Armando Sodano ha cercato di cogliere nei suoi lavori. |
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