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sottili spatolate percepibili nei toni bruni indicano le lente
sedimentazioni nelle quali restano sommersi antichi simboli: corone
spirali labirintiche, idee case, sacelli custodi della rosa. Lo squarcio
centrale, antico nel corpo spazio-temporale, non separa definitivamente
il primo e il dopo , l’alto e il basso. C’è un punto fisso cui è
ancorato un pendolo. Il suo andirivieni altalenante tra memoria e
futuro: avanza e torna indietro verso la nostalgia.
Angelo Calabrese |
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Introduzione
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Cenni biografici Diplomatosi al Liceo Classico Giosuè Carducci di Nola continua gli studi presso la Facoltà di Giurisprudenza Federico II di Napoli. La sua passione per l'arte e la sperimentazione ha suscitato l'interesse e la curiosità dei familiari, degli amici e degli insegnanti che si sono succeduti negli anni. Raggiunta la maturità, organizza un laboratorio personale tra le mura di un antico edificio monastico edificato sulle antiche fondamenta del Duomo della sua Città (Nola). Gli esperimenti artistici di Raffaele Avella, in arte RAIF, nell'incessante, inesausto sperimentalismo, nella mai pretermessa ricerca di soluzioni, tecniche e materiali nuovi ambiscono a farsi correlativi oggettivi della trasformazione, del movimento. Le sue opere non mirano tanto a riprodurre una percezione, quanto piuttosto a dire ciò che essa rappresenta sul piano dei valori personali e interiori, con tutti i mutamenti, le dilatazioni, le contrazioni che una tale operazione inevitabilmente comporta. Formazione artistica Tematiche Tecniche Materie Strumenti Supporti Mezzi Valutazione |