"Abellarte" mostra collettiva.
Fino al 20 Novembre 2011
Inaugurata dal sindaco Domenico Biancardi e presentata dal presidente
della Pro-Loco Abella Pietro Luciano, la mostra accoglie le opere degli
artisti Luigi Falco, Antonio D'Avanzo, Carmine Guerriero, Pasqualino De Maio, Ilaria Auriemma, Raffaele Avella,
Giuseppe Cacace, Gianfranco Coppola, Massimiliano Coppola, Domenico
D'Alessandro, Diana D'Ambrosio, Gabriella De Stefano, Marta Marotta, Giovanni Mascia, Nunzio
Meo, Luigi Scarano, Cristina Sodano, Francesco Sodano, Veronica Vecchione, Raffaele
Vitale, Carlo Giuseppe Zuozo e Armando Sodano che, insieme alle sue opere, ha curato una sezione dedicata a due giovani artisti emergenti, Gabriella De Stefano e Francesco Sodano.
Insieme alla rassegna d'arte, l'esposizione di libri antichi della biblioteca "Alvarez de Toledo" curata da Nicola Montanile e Elia Orciuoli. Inoltre, Maurizio Picariello presenta il suo libro "Prima che tutto accadesse" e parla d'amore accompagnandosi con la chitarra.
La mostra presentata dal Comune di Avella, Pro Loco Abella, Gruppo Archeologico Avellano A.Maiuri, patrocinata dalla Regione Campania, Provincia di Avellino, Comunità Montanana Partenio Baianese Vallo-Lauro, Unione Nazionale Pro Loco Italiane, è stata curata da Domenico Caruso, Pietro Luciano, Andrea Siniscalchi e Agostino Vitale.
Insieme alla rassegna d'arte, l'esposizione di libri antichi della biblioteca "Alvarez de Toledo" curata da Nicola Montanile e Elia Orciuoli. Inoltre, Maurizio Picariello presenta il suo libro "Prima che tutto accadesse" e parla d'amore accompagnandosi con la chitarra.
La mostra presentata dal Comune di Avella, Pro Loco Abella, Gruppo Archeologico Avellano A.Maiuri, patrocinata dalla Regione Campania, Provincia di Avellino, Comunità Montanana Partenio Baianese Vallo-Lauro, Unione Nazionale Pro Loco Italiane, è stata curata da Domenico Caruso, Pietro Luciano, Andrea Siniscalchi e Agostino Vitale.
L’Arte Contemporanea nelle Sale del Palazzo Baronale.
L’antico fiume Clanius di Abella accoglie nel suo alveus gli artisti del Gruppo Cultura ed Atto Creativo 5 dal 15 al 23 ottobre. La mostra d’arte contemporanea, del gruppo Cultura ed Atto Creativo è ospitata nelle sale del meraviglioso Palazzo Baronale Alvarez di Toledo (XV-XVII sec.). Il Comune di Avella, il Gruppo Archeologico Avellano "A. Maiuri" e la Pro Loco hanno voluto questa mostra d’arte non per fare una semplice esibizione, ma per offrire un momento di pensiero e di riflessione sull’attività culturale ed artistica odierna. Questa iniziativa è lodevole, per aver adottato ed applicato una “filosofia” tesa a superare i limiti di una proposta culturale solo locale, ma aperta a dimensioni più ampie e al territorio campano. Con l’evento avellano, si vuole offrire ai visitatori (e tra essi particolarmente ai giovani) un’esperienza visiva nuova e significativa, di un mondo, quello dell’arte contemporaneo, poco conosciuto che parla la lingua di tutti con il suo creator spiritus. Dopo un’attenta visione delle opere esposte in mostra, si nota nell’immediato l’uso di materiali, stili e linguaggi diversi. Sono esposte nella mostra opere di pittura, scultura, lamine in rame sbalzate e cesellate, installazioni, gioielli in argento. Gli artisti del movimento Cultura ed Atto Creativo non sono ancora legati da tematiche comuni, si muovono su basi ed esperienze diverse, influenzati da una molteplicità di fonti. Nelle loro opere vi sono poetiche cubo-futuriste o neo-dadaiste. Pitture gestuali ed informali. Installazioni realizzate con materiali poveri che richiamano l’arte povera o la civiltà del mondo contadino. Gioielli in argento smaltati a gran “ fuoco” con riferimenti simbolici di origine paleocristiana. Lamine in rame sbalzato e cesellato con patine arcaiche. Sculture minimaliste o strutture primarie con pietra di tufo. Pannelli in plexiglas, ferro e materiale vitreo. Tele con tagli che rimandano a Lucio Fontana. Visioni pittoriche ambigue e surreali. Forme pittoriche astratto-geometrico . Pitture in bianco e nero su materiale plastico. L’uso di legno o di ferro in alcune composizioni . Pitto-sculture materiche con incisioni di foglie naturali. Le tematiche sopraelencate sono le più ricorrenti nelle opere dei creativi, ma alcune di esse sono di difficile interpretazione. Di fronte ad un’opera moderna spesso l’osservatore tende a ridimensionare il suo messaggio concettuale. Lo spettatore entra inconsciamente nella sfera dell’inacessibilità. Solo la critica riesce quando vuole a non depistare il visitatore e a renderlo partecipe dell’atto creativo. La difficile lettura, non è un problema solo dell’opera contemporanea. Un esempio che conferma questa tesi, è il dipinto della fine del ‘ 400 il Trittico del Giardino delle Delizie (1480-1490) di Hieronymus Bosch, con i suoi simboli fantastici esplora l’alchimia e l’astrologia, ed anticipa i fantasmi dell’inconscio descritti nel Novecento dalla psicanalisi. Il Trittico del Prado rappresenta le paure di un “ inconscio collettivo”; una proliferazioni di simboli che in parte, ancor oggi, ci sono sconosciuti o sono di difficile lettura ed interpretazione. L’opera d’arte, in qualsiasi epoca storica, ha sempre avuto in sé qualcosa di magico, sacro e simbolico. L’artista come nel passato muove le trame della storia ed è un agitatore. Come ci ricorda Werner Hofmann nel suo libro I Fondamenti dell’arte moderna : Non si può insegnare l’arte, né si può insegnare a capirla. L’intenzione del movimento artistico è quella di comunicare un messaggio di tipo educativo-pedagogico ed estetico-sociale teso a sensibilizzare ed avvicinare all’arte il pubblico adulto, e soprattutto i giovani. Come capire l’arte e attraverso quale fertilità creativa si muove l’artista contemporaneo? L’artista spesso propone tematiche esplicitamente provocatorie, cerca freneticamente la sperimentazione o tende a scandalizzare. L’artista analizza e studia la società come un antropologo impegnato. Sente il peso della disperazione e della tensione sociale, per la mancanza del lavoro. Critica le scelte politiche-culturali. Pone una serie di riflessioni sulla distruzione e l’inquinamento dell’ambiente. Riscopre le genuine tradizioni della civiltà contadina. Esalta le libertà di espressioni, di parola e di stampa. Persegue la spiritualità e si immerge nella gestualità dell’atto creativo. Traccia segni calligrafici. Gioca con le ambiguità formali e stilistiche e con elementi onirici. Crea confini naturali e soprannaturali. Tende a rappresentare figure antropomorfe. Prende in esame le diverse culture religiose, ponendo l’accento sugli equilibri ed i contrasti. Studia i nuovi media multimediali, per innescare un circuito alternativo di comprensione e di coinvolgimento. Sconfina, agisce attraverso rappresentazioni simboliche o alchemiche. Esalta le rappresentazioni totemiche. Comunica concetti attraverso linguaggi contaminati, ibridi e meticci. Si riappropria dei quattro elementi: acqua, aria, terra e fuoco. Trasforma, distrugge, adopera materiali industriali e metalli non nobili. Utilizza la forza creativa della scrittura o della poesia, per accompagnare la propria opera. Tutto questo fa parte del modus operandi dell’artista creativo. Dopo questa breve premessa ci si può avvicinare alle opere esposte in mostra, con una prospettiva illuminata e senza pregiudizio estetico. Molti artisti presenti a Palazzo Baronale fanno parte del movimento Cultura ed Atto creativo, che con la mostra di Avella è la quinta volta che espongono insieme. Il gruppo è nato con la mostra nel settecentesco Palazzo Allocca di Saviano, sede della Pro Loco, in occasione della XIII Settimana della Cultura ( 09-17 Aprile 2011), con la partecipazione e la presenza del grande maestro napoletano Renato Barisani, scomparso da poco. Nello stesso anno il gruppo ha partecipato con ritmo incalzante e psicodinamico al ” SettembrARTE” promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale Meridies di Nola, con esposizioni alCastello Medievale di Avella, Convento di Sant’Angelo in Palco a Nola, Eremo dei Camaldolesi di Santa Maria degli Angeli. L’idea di promuovere l’arte contemporanea e tutte le arti, in collaborazione con le associazioni e le Pro Loco è un progetto culturale molto importante e significativo, che va sostenuto in futuro dalle politiche culturali dei territori. Nello spirito dei creativi i confini tra l’arte e le altre culture sono abbattuti. Essi lavorano in sinergia con il mondo della cultura filosofica, letteraria, poetica, musicale e religiosa. Gli artisti del gruppo Cultura ed Atto Creativo sono: Diana D’Ambrosio, Nunzio Meo, Marta Marotta, Giuseppe Cacace, Gianfranco Coppola, Carlo Alberto Zuozo, Massimiliano Coppola, Domenico D’Alessandro, Raffaele Vitale. In seguito, per l’evento avellano, si sono uniti al gruppo, nel segno di un’apertura e di una collaborazione artistica : Ilaria Auriemma, Cristina Sodano, Raffaele Avella (Raf), Giovanni Mascia, Veronica Vecchione, Luigi Scarano. La presenza di quest’ultimi artisti è fondamentale ed essenziale, per dare nuova linfa al nuovo movimento artistico e per unire le forze e richiamarci alle comuni radici. In questa occasione, ad Avella , hanno dato il loro fattivo contributo culturale alla buona riuscita della manifestazione artistica i locali: Antonio D’Avanzo, Carmine Guerriero (Guerca), Armando Sodano, Luigi Falco La mostra rimane fino a domenica 13 novembre. Massimiliano Coppola |
La mostra è rimasta aperta fino al 20 Novenbre 2011 dalle 16:00 alle 22:00 e di domenica anche di mattino dalle 10:00 alle 13:00. Ingresso libero Sono disponibile le locandine personalizzate con il nome degli artisti partecipanti e il catalogo dell'intera mostra. CON LA PREMIAZIONE, PER MERITI ARTISTICI, DEI PARTECIPANTI ALL'EVENTO ESPOSITIVO, SI E' CHIUSA LA RASSEGNA D'ARTE.
Con un insolito, ma fruttuoso gemellaggio artistico, i Sindaci di Avella e di Sperone, rispettivamente l'avv. Domenico Biancardi e l'avv. Marco Santo Alaia, hanno premiato con una pergamena, prodotta proprio per l'occasione, attestante il merito artistico e le qualità espresse dagli artisti partecipanti all'importante evento nel Palazzo Baronale di Avella, sede del prossimo "museo avellano". Qualità e meriti che il noto e importante cristico d'arte, prof. Angelo Calabrese, ha ben stigmatizzanto nel suo intervento introduttivo e di presentazione della mostra. |